Il Prode Schettino guidando la nave,
durante un pompino da labbra moldave,
godendo ubriaco col pirla ancor spoglio,
durante l'orgasmo finì sullo scoglio.
E fu nel momento più dolce e soave
s'accorse dì aver compromesso la nave:
già immaginava la gigante supposta
che gli avrebbe infilato nel culo la Costa.
Capendo di avere le ore contate
cercò di svignarsela a gambe levate;
raggiunto la costa, raccontan così,
elegantemente ha chiamato un tassì.
Mi scusi, tassista, per questo disturbo,
mi porti all'albergo così mi masturbo
che questo naufragio sarà 'na gran bega
finisco il pompino co 'na bella sega.
E che il buon signore abbia misericordia
se ho fatto affondare la bella Concordia;
avevo promesso di fare l'inchino
però non avevo previsto il pompino.
Adesso il problema che tengo nel core
è solo mia moglie ed il procuratore:
perché se il secondo mi sbatte in galera
la prima mi ammazza sicuro stasera:
perciò non è strano amici miei cari
se ho rifiutato i domiciliari
ma il procuratore, che aimè non è gonzo,
mi ha detto stasera: va a casa, gran stronzo.
E quindi consiglio al lettore diletto
se della sua vita ha ancora rispetto:
andando in crociera usate il cervello
ed al comandante tagliate l'uccello.
Capendo di avere le ore contate
cercò di svignarsela a gambe levate;
raggiunto la costa, raccontan così,
elegantemente ha chiamato un tassì.
Mi scusi, tassista, per questo disturbo,
mi porti all'albergo così mi masturbo
che questo naufragio sarà 'na gran bega
finisco il pompino co 'na bella sega.
E che il buon signore abbia misericordia
se ho fatto affondare la bella Concordia;
avevo promesso di fare l'inchino
però non avevo previsto il pompino.
Adesso il problema che tengo nel core
è solo mia moglie ed il procuratore:
perché se il secondo mi sbatte in galera
la prima mi ammazza sicuro stasera:
perciò non è strano amici miei cari
se ho rifiutato i domiciliari
ma il procuratore, che aimè non è gonzo,
mi ha detto stasera: va a casa, gran stronzo.
E quindi consiglio al lettore diletto
se della sua vita ha ancora rispetto:
andando in crociera usate il cervello
ed al comandante tagliate l'uccello.
(Poesia recuperata dalla rete)
HAHAHAHAHAHAH. +1
RispondiEliminaOk, facciamoci due risate con la poesia ma questo tizio deve pagare e pagare!
RispondiEliminaLenny ma dove le trovi? LOL. :)
RispondiElimina@Tex:
RispondiEliminaNavigo forte. :P
c'èm una sillaba d troppo, però scritta bene
RispondiEliminaAnche lui ha lasciato la barca ma non è il solo... L'italiano è forte in questo!
RispondiEliminazio scriba?
RispondiElimina@Anonimo (commento 7):
RispondiEliminaNon penso che sia stato il grande Zio Scriba ma darà conferma lui stesso appena passa. :)
Una risata nella tragedia! LOL. :D*
RispondiEliminaCiao.
eheh... quasi quasi mi dispiace di NON esserne l'autore (si capisce dalla "d" eufonica che introduce l'ultimissima riga: io sono a dir poco allergico alle "d" eufoniche non indispensabili... :D)
RispondiEliminaDivertente, anche se dubito fortemente che Costa non ne sapesse nulla, anzi...
RispondiEliminaNon è una poesia, è una trombata e un peana all'onanismo. Non mi sarebbe mai venuto in mente di attribuirla a Zio Scriba, a prescindere dalla presenza di una "d" eufonica a lui non gradita, ma proprio non ci siamo come stile e come contenuti. Avrebbe trovato espressioni migliori. Insomma a me romano dovrebbe far sganasciare dalle risate: lo sanno tutti che noi romani sappiamo far ridere solo scherzando sul pisello, la sorca e sui culi, maschili e femminili. Però, stavolta, mi astengo per rispetto alle trenta vittime e passa di questo presunto spompineggiamento del comandante. E non sono un bacchettone, ma ci sono troppi morti e troppi bambini che non se lo scorderanno mai più, basta ascoltare in un video la voce disperata di una bambina.
RispondiEliminaA me ha divertito ma forse ha ragione Vincenzo Iacoponi. Rispetto alle persone che non ci sono più, le loro famiglie soffriranno per tutta la vita. Speriamo almeno che la verità venga a galla e chi deve pagare paghi veramente. Non si possono tollerare certi fatti quando c'è in gioco la vita delle persone. Ho trovato il blog per caso googlando e devo fare i complimenti alla redazione per gli argomenti di vario genere. Saluti.
RispondiEliminaAntonella.
@Antonella:
RispondiEliminaLa redazione ringrazia. :)
In qualsiasi altro paese del mondo questa merda di comandante era in galera 10 minuti dopo l'accaduto, in Italia è ancora a piede libero. No comment... Malpaese.
RispondiEliminami ride il culo
RispondiEliminaIl punto è che sono tutte menzogne perchè 1) Schettino non era ubriaco, 2) Non c'è stato nessun pompino perchè la Moldava era nel salottino dietro la plancia, la plancia è uno spazio immenso e c'erano una decina di persone fra ufficiali e ospiti. 3) Schettino non è scappato, leggetevi i verbali. 4) Il taxi l'ha chiamato la capitaneria di porto del gilgio alle 11.30 di mattina per evitare i giornalisti. 5) La moglie di Schettino non si è bevuta le menzogne dei giornalisti. Chi ha scritto questo "componimento" è incline a bersi tutto quello che i media gli propinano acriticamente e perciò non è interessato ne alla verità ne al rispetto per le vittime.
RispondiEliminaSi certo, alla fine Schettino risulterà una vittima. Caro anonimo qui sopra: ma vaffanculo va... E dopo quello che hai scritto, non parlare di rispetto per le vittime. Schettino dovrebbe marcire in galera, invece la non legge italiana lo lascia ancora a piede libero!
RispondiEliminaNon c'è bisogno di mandarsi a fanculo. Dai. :)))
RispondiEliminaSorry Lenny... ma il tipetto sopra l'ha sparata grossa.
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