IL CONSIGLIO FEDERALE HA DECISO E DICE BASTA AL NUCLEARE
La decisione è stata presa oggi dal Consiglio Federale che con 4 voti a 3 ha deciso di abbandonare gradualmente il nucleare. Le centrali atomiche presenti sul suolo svizzero non verranno sostituite e saranno disattivate alla fine del loro ciclo. L'ultima a chiudere, decretando così la fine del nucleare in Svizzera, sarà l'impianto di Leibstadt nel 2034.
Decisione giusta o sbagliata? O perlomeno affrettata? Gli ultimi fatti accaduti a Fukushima in Giappone ci hanno fortemente colpito e si deve puntare alle nuove tecnologie, al sistema idroelettrico ed alle energie rinnovabili ma con un piano ben preciso e che garantisca di recuperare le capacità che verranno a mancare e poi pensare di abbandonare totalmente il nucleare. Teniamo presente che gli attuali 5 impianti in funzione ricoprono il 40% del fabbisogno nazionale e non sarà per nulla facile rimpiazzarli con le alternative in breve tempo e senza creare scompigli e aumenti non indifferenti per la popolazione. Voi cosa ne pensate?
Noi chiudiamo le 5 centrali sicure che abbiamo in Svizzera, poi a due centrimentri abbiamo Francia e Germania con rispettivamente 60 e 18 impianti e senza contare le 70 situate nell'Europa dell'est sicure come quella di Fukushima.
RispondiEliminaCome al solito ci inculeranno e pagheremo l'energia a prezzo d'oro, senza contare tutte le nuove leggi che subentreranno. Comunque è un passo che dobbiamo compiere, il nucleare non va bene.
RispondiEliminaLa Svizzera abbandona il nucleare perchè ha capito che così conviene fare......!
RispondiEliminaSarà capace il nostro Governo almeno di copiare......?
Bene così!
RispondiEliminaAvanti con l'energia pulita!
È bene iniziare a risparmiare per l'aumento della bolletta...
Il futuro della produzione energetica deve basarsi su fonti in cui il "combustibile" è gratuito e inesauribile. Questo deve essere, secondo la mia opinione, il target di un piano energetico globale e sostenibile. Per arrivare a questo traguardo, non possiamo semplicemente abbandonare oggi tutte le altri fonti che non rispettano questo paradigma, perché attualmente le fonti rinnovabili non sarebbero in grado di produrre energia sufficiente per soddisfare il consumo e produrre un surplus per espandersi. Serve che le altri fonti, che al momento occupano una frazione di mercato energetico più rilevante, "lavorino" per l'espansione delle fonti rinnovabili e che ci sia un forte investimento in questa direzione.
RispondiEliminaFatta questa premessa, credo che per la Svizzera non sia poi così impossibile pensare di affrettare questa transizione entro il 2034, anzi deve essere di stimolo per un Paese così bene organizzato.
Immagino che per qualche anno si pagherà di più l'energia e che ci saranno non poche aziende arrabbiate da questa decisione, ma ce ne saranno anche altre che potranno trarne dei benefici.
Questa è solo la mia opinione...
@Zolpho:
RispondiEliminaVicino alle nostre parabole c'è ancora spazio per piazzare qualche pannello solare. Che ne dici? Ti informi tu? Heheheh. :P
Ciao. :)
@Toto:
RispondiEliminaLa più grande preoccupazione è che non esiste ancora un piano concreto per affrontare il cambiamento e sicuramente andremo a spendere di più e già ora non è che paghiamo poco!
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Ne approfitto per segnalare il Blog dell'amico Toto, il quale tratta la materia in maniera professionale con diversi argomenti sui recenti fatti accaduti in Giappone.
Memorizzatelo nei vostri preferiti: http://unico-lab.blogspot.com/
:)
Saluti da
RispondiEliminahttp://mondobiancoceleste.blogspot.com
@LeNny, grazie per il "professionale"!
RispondiEliminaPer quanto riguarda il piano energetico, non credo che la Svizzera possa essere messa peggio dell'Italia.
E mentre posso credere che la Svizzera, se vuole, può prendere di petto la situazione e arrivare al 2034 sereni, per l'Italia la vedo molto dura.
In fondo posso sempre trasferirmi... tanto per la strada che devo fare!
ciao!
in lobotom-italy la pensano un po' diversamente... oddio, forse "pensano" è un verbo un po' troppo forte...
RispondiEliminaPensano è un verbo fortissimo in italiano, peccato che non si senta anche il rumore dei pensieri, altrimenti nel nostro Parlamento ci sarebbe il silenzio sotto vuoto.
RispondiEliminaConcordo con Anonimo numero 1: in caso di full aut chi vi salverebbe se il vento vi spira contro?
Concordo con Sergio, altro amico mio: ve la faranno pagare come agli italiani.
Toto: dove lo trovi "in questa nostra zozza società" un combustibile GRATUITO E INESAURIBILE?
Ma cosa fai, sogni?
Senza malizia, anche io sogno ad occhi aperti, ma certe cose le ho capite da un pezzo: solo i popoli oppressi, la cui terra abbia nel profondo il sacro petrolio, debbono essere liberati; altri -Yemen, Congo, Siria per fare un paio di esempi- no. Chi se ne frega, non hanno altro che pietre sotto terra.
@Vicenzo Iacoponi, sole, vento e acqua sono un "combustibile" gratuito ed inesauribile. Non ho parlato di energia gratis, ma il "combustibile" del futuro deve esserlo.
RispondiEliminaCostruire un pannello fotovoltaico, una pala eolica e una diga continueranno ad essere delle spese (incluso il loro smaltimento), ma è impensabile continuare a pagare il "combustibile", quando questo può essere gratis.
Serve aumentare l'efficienza di queste fonti, serve ottimizzare i consumi, serve ridurre gli sprechi, serve migliorare le capacità di accumulo, serve avere una politica energetica chiara che non guarda solo al bisogno di oggi, ma pianifica il futuro.
In altre parole, serve avere più ricerca su questi temi e non soltanto blaterare di politici. La Germania, che tu conosci bene, ha (direi aveva) un piano ragionato per arrivare a questo obiettivo.
Dici che sto sognando: spero proprio di no, perché altrimenti il mondo è un incubo.
Ciao :)
Eolico svizzero: shopping in Italia e Germania. LEGGI
RispondiEliminaStiamo sognando Toto, mi dispiace per me e per te.
RispondiEliminaPrima e seconda guerra in Iraq, attuale guerra -perché di quello si tratta- in Libia: obiettivo: il petrolio.
Futura guerra in Iran, se mai ci sarà, sarà SOLO per il petrolio iraniano, non per "dare democrazia" al popolo oppresso.
Yemen, tragico popolo veramente oppresso. No petrolio no party.
Congo, da anni mattanza umana. No petrolio, no party.
Siria, popolo altroché se oppresso, ma chi se ne frega no petrolio, no party.
Mettiamocelo bene in testa.
In Germania da anni la BMW testa un fantastico motore sei cilindri a idrogeno, consumi bassissimi, emissioni di CO2 nulle, cioè zero; costo bassissimo; perdita di potenza sotto il 6% -capirai!- perdita di velocità irrilevante.
Ma non se ne fa niente, perché ci sono contratti internazionali da rispettare.
Buona domenica, Toto, ci si risente.
E anche la Germania, notizia di oggi, segue la Svizzera e dice addio al nucleare ma in tempi più brevi: entro la fine del 2022 tutte le 17 centrali saranno chiuse; 8 delle quali già forse alla fine di quest'anno.
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