Il Texas Hold'em Poker, conosciuto anche come Poker Texano, non è un gioco di abilità ma d'azzardo e in quanto tale va giocato esclusivamente all'interno dei casinò e non nei circoli o locali pubblici. In sostanza questa è la ridicola sentenza del Tribunale Federale (TF) che proprio ieri ha dato ragione alla Federazione svizzera dei casinò opposta alla Commissione Federale delle case da gioco (CFCG). Va ricordato che quest'ultima, nel giugno 2008, aveva autorizzato i circoli privati ad organizzare tornei, a condizioni che i Cantoni (come il Ticino) dessero il loro accordo, specificando e trovando subito conferma in prima istanza dal Tribunale Amministrativo Federale (TAF) che la versione "Hold'em" del poker richiede una certa abilità da parte dei giocatori e la fortuna non è la componente principale. Tutto ribaltato secondo il TF e da subito gli unici ad organizzare tornei di questa variante del poker sono i casinò, unica eccezione le partite in famiglia non aperte al pubblico. Cosa succederà, quindi, in attesa dei ricorsi delle varie associazioni? Diventeremo tutti fratelli e daremo il via alle bische "clandestine"? È questo che vuole Berna? Dure le reazioni degli addetti ai lavori e dei vari responsabili dei circoli, i quali vedono vanificato da un giorno all'altro il duro lavoro di tre anni, strutture dai costi non indifferenti e non da ultimo diverse centinaia di persone a casa senza più un lavoro. Anche i moltissimi abituè della vicina Italia ora trovano un clima identico al loro paese (si gioca solo online e tramite monopolio statale) ed un grossissimo club milanese vede sfumato il progetto di far casa qui in Ticino, dove la situazione - fino a ieri - era decisamente migliore. A seguire l'intervista ai responsabili di Poker Ticino, l'associazione che da tre anni organizza eventi in tutto il Cantone.
"L'amarezza più grande è veder vanificare tre anni di crescita costante del poker sportivo, in Ticino e in tutta la Svizzera, dove i circoli ormai sono moltissimi."
Una decisione inaspettata, quella del Tribunale Federale?
"Assolutamente sì. Le precedenti istanze, negli scorsi mesi, avevano avuto esito positivo e non assimilavano il Texas Hold'em al gioco d'azzardo. Non capiamo perché questa decisione arrivi ora, dopo che questo gioco ha assunto
dimensioni gigantesche. Inoltre noi, per organizzare i tornei, abbiamo pagato un permesso federale che da oggi diventa carta straccia".
Quindi i circoli saranno costretti a chiudere.
"La notizia è ancora fresca ma stando a quanto è trapelato sulla stampa, non sembra ci sia altra alternativa. Nelle prossime ore sentiremo gli altri circoli e vedremo se farci sentire a Berna. Tra l'altro abbiamo appena preparato un portale nuovissimo, con statistiche automatizzate che lunedì avremmo lanciato. Si rivela uno sforzo (anche economico, oltre che di passione), inutile. Fortunatamente il campionato ticinese è finito: se avessimo avuto tornei in corso proprio in questi giorni, ci saremmo trovati in grave imbarazzo".
Quali scenari si prospettano ora ai giocatori di poker ticinesi?
"Chi solitamente viene ai nostri tornei, non può andare al casinò. Le case da gioco non hanno alcun interesse a organizzare tornei dopo si spendono 60 franchi per giocare a Texas Hold'em. Nei casinò si gioca "cash game", mettendoci i propri soldi e senza nessun limite. Ad ogni modo, non ci vuole tanta fantasia per capire cosa succederà".
Il Tribunale Federale non vieta le "partite in famiglia non aperte al pubblico". Ti riferisci a questo?
"Esattamente. Probabilmente nasceranno "club privati" dove si continuerà a giocare a poker, pagando quote d'ingresso e con tesseramento ma senza una chiara regolamentazione alla quale erano sottoposti i circoli. Regolamenti che venivano incontro ai giocatori e diminuivano i rischi di perdere grosse somme di denaro, dato che si pagava una quota d'ingresso (buy-in)".
Nasceranno delle sorte di bische, in sostanza.
"C'è questo rischio, senz'altro. Chi non andrà al casinò o giocherà online, potrebbe scegliere questa via, nonostante sia la più pericolosa".
8 commenti:
quando si dice il potere delle lobby... niente di nuovo sotto il sole.
Ne parlavamo ieri sera a cena... Vedremo come andrà a finire...
Di sicuro una soluzione, I GIOCATORI, la troveranno. :)
Disapprovo completamente ciò che hanno deciso i Signori a Berna!
Il Poker Texano è certamente un gioco anche di fortuna, ma invitiamo i Signori che hanno deciso quanto sopra e facciamo sedere ad un tavolo con un buy-in abbastanza cospicuo (p.es. Fr. 3'000.--).
Bene se fosse un gioco di fortuna questi Signori avrebbero le stesse probabilità di vincere che un qualunque altro giocatore: sono pronto a scommettere che su 100 tornei, colui che NON CONOSCE il gioco, ne vincerà al massimo uno... ma proprio perché doveva essere la sua serata!!!
Il poker Texano è un gioco molto più difficile e intelligente di quanto possa essere puntare un numero alla roulette, oppure chiamare carta per fare 21 o continuare a schiacciare i tasti della slot per attendere la combinazione vincente... al poker texano NON BASTA LA FORTUNA!!!
Grazie, carissimi SIGNORI di Berna... GRAZIE!!!
Kermit
Ad ogni modo, per ora, si continua a giocare. I Signoroni hanno sentenziato e in attesa di ricorsi e le solite burocrazie, si deve attendere i vari Cantoni e l'ufficialità di questo nuovo decreto legge.
Seguiranno aggiornamenti.
AGGIORNAMENTI DA 4ASSI.CH
:)
Se il link sopra non dovesse funzionare, copiate ed incollate il seguente indirizzo:
http://sfrenzychannel.blogspot.com/2010/06/comunicazione-alla-poker-room-4assich.html
Speriamo che almeno voi svizzeri riusciate a far restare le cose come sono tutt'ora, altrimenti la situazione diventa davvero triste come da noi in Italia.
Ciao.
Venite a trovaci al Runner Runner di Balerna, si gioca alla grande.
Ciao ragazzi. :)
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