giovedì 19 maggio 2011

Ci risiamo: le paturnie di Tremonti e i silenzi nostri


DI IRIS CANONICA - Ci risiamo ancora una volta. Dopo averci attaccato in vari modi (ricordate il paragone con Ali Baba e i 40 ladroni, il riferimento ai mafiosi, ecc.?), il ministro italiano dell'economia, Giulio Tremonti, in occasione della riunione dell'Ecofin, ha preso nuovamente di mira la Svizzera, sparando parole pesanti e accuse di fuoco che rasentano l'insulto. Sulla fiscalità, l'italico ministro sostiene "... che sia tema serio, che vuol essere trattato in modo serio e non in modo, come dire, svizzero".
 
Da che pulpito, signor ministro! Dal rappresentate di uno Stato che, solo per fare alcuni recenti esempi,  non rispetta gli accordi di reciprocità in ambito economico fra i paesi e che si è dapprima letteralmente inginocchiato a baciare le mani insanguinate del dittatore libico, salvo poi, a distanza di pochi mesi, accordarsi con altri Stati per mandare i caccia a bombardare la Libia è tutto dire. Non voglio entrare sul tema degli accordi sulla fiscalità fra Svizzera ed UE, nei confronti del quale le parti interessate hanno evidentemente tutto il diritto di far valere le loro ragioni e le loro richieste. Che un ministro difenda le posizioni e gli interessi del suo paese - tanto più se questo presenta conti pubblici fortemente deteriorati che potrebbero portarlo ad un passo dal baratro dell'insolvenza -  mi sembra scontato. Che il citato ministro sia indispettito per un probabile prossimo accordo fra la Svizzera e altri  paesi come la Germania e la Gran Bretagna è affar suo e non ci riguarda. Non è invece accettabile che lo stesso ministro attui la strategia dell'aggressione verbale sistematica nei confronti di un altro paese, come la Svizzera, con il quale il suo paese ha rapporti molto intensi, sia sul piano dell'interscambio commerciale, sia su quello culturale, sia su quello della circolazione delle persone (con i 50 mila frontalieri che lavorano nel Canton Ticino e le migliaia di lavoratori attivi in tutta la Svizzera). Simili attacchi ci irritano e ci offendono, con il rischio che qualcuno mostri delle reazioni di insofferenza. Questa strategia, finalizzata a far pressione su Bruxelles, verosimilmente non scalfirà  la posizione di chi ha maggiormente voce in capitolo, Germania e Francia in primis. Al di là dell'obiettivo perseguito, non è però più giustificabile che i nostri consiglieri federali stiano persistentemente zitti senza reagire, lasciando il campo, mediatico soprattutto, alle paturnie e alle stizzite esternazioni del ministro italiano, che, è bene ricordare, ricoprendo un ruolo istituzionale, rappresenta dunque lo Stato. Le modalità nelle relazioni diplomatiche sono certamente cambiate (a Berna se ne sono accorti?), il tempo dei raffinati statisti concluso e il  "gentlemen’s agreement" archiviato. Lasciarsi attaccare a ripetizione, oltre a ledere la dignità di un paese, mostra il ventre molle di un Consiglio Federale che sembra non voler capire certe dinamiche, le nuove sfide e le problematiche di un Cantone come il Ticino. Su tutto questo, i nostri rappresentati a Berna e a Bellinzona non hanno proprio nulla da dire?

Iris Canonica
già deputata in Gran Consiglio


16 commenti:

  1. In aggiunta all'articolo della cara Iris, A QUESTO LINK e scorrendo la pagina trovate altri articoli sul Fascetto Ministro delle Banane e le sue esternazioni vs la Svizzera.

    Ciao. :)

    RispondiElimina
  2. Povero fallito testa di cazzo, vieni in Ticino che ti sistemiamo noi. Preoccupati di risollevare l'Italia che stai fortemente contribuendo a mandare a fondo, cretino. A Bruxelles non ti ascoltano e stanno capendo che essere tu sia. Impara da Francia, Germania e Gb... Buffone vergognati.

    RispondiElimina
  3. Uno svizzero deve avergli scopato la moglie altrimenti non si capisce tutto questo accanimento!!!!!!

    RispondiElimina
  4. forse berna si sta svegliando, aspettiamo il Nano e poi tappiamo la bocca a questo erre moscia finocchio.

    RispondiElimina
  5. Speriamo davvero che Bignasca intervenga concretamente e non siano solo parole le sue. Adesso davvero non se ne può più di questa situazione e i nostri sono a casa senza lavoro, sui frontalieri non facciamo nulla e non reagiamo a queste continue critiche.

    Ciao.

    RispondiElimina
  6. Povero frustrato, mente sapendo di mentire... In classico stile politico attuale, in Europa non lo caga più nessuno, se non facesse dichiarazioni provocatorie e offensive apposta i giornali non le riporterebbero nemmeno .

    RispondiElimina
  7. Siamo alla canna del gas e questo imbecille, invece di aiutarci, ci fa affondare del tutto. Ora l'Europa non ci ascolta più e la fine è molto vicina. Che schifo!!!

    RispondiElimina
  8. Mi dispiace ma mi dissocio dalla frase sui 50 mila pendolari della signora Canonica, che mi odora di arroganza. Sono un cittadino italiano emigrato da quasi 40 anni in Germania, e mi vanto di aver degnamente rappresentato il mio paese. Mi fa piacere aver sentito dire che qualcuno non capiva come mai le cose in Italia andavano così a schifio quando i suoi cittadini erano in media lavoratori onesti e capaci. Non ho sventolato davanti al naso di nessuno la mia elevatura culturale e mentale, la mia maturità classica e la mia frequenza universitaria, ma ho sgobbato con le braccia senza mai reclamare.
    Così come fanno i 50 mila pendolari che in Ticino e negli altri cantoni lavorano alacremente.
    Mi ricordo però che diverse volte -non vorrei sbagliare ma almeno tre- in Svizzera è stato fatto un referendum per mandare a casa tutti gli stranieri. Qualche politico assai intelligente lo ha promosso, ma cittadini ancora più intelligenti -per fortuna- lo ha bocciato.
    Altrimenti avreste dovuto raccoglierla da voi stessi l'immondizia, tanto per fare un esempio.
    Viva i cittadini medi svizzeri e italiani, che fanno grande il mondo e all'inferno i politicanti, di qualsiasi banda e di qualsiasi cittadinanza, che lo vorrebbero mandare in rovina.

    RispondiElimina
  9. Bene, adesso anche persone dalla Germania si permettono, senza conoscere l'attuale situazione, di giudicare esprimendo altre cazzate. Qui di arrogante c'è solo la tua ignoranza nel non conoscere il problema frontalieri. Ho una laurea in economia, parlo e scrivo correttamente le nostre lingue nazionali e sto studiando russo ma sono 2 anni che non trovo lavoro perché a detta loro sono un lavoratore che costa troppo e il mio lavoro lo può fare un frontaliero con la metà dei miei studi e con uno stipendio più basso. Ovviamente loro accettano tutto, visto che al loro paese, anche trovando lavoro, percepirebbero un terzo di quello a loro offerto in Ticino. Parlate senza sapere un cazzo voi privilegiati dall'esterno. Me li dai tu i soldi per mangiare un solo pasto al giorno? Nessuno è contrario all'importante supporto dei frontalieri ma a tutto c'è un limite ed ora è giunto il momento di mettere un freno. I frontalieri sono troppi e per il 60% coprono impieghi nel terziario e i ticinesi restano a piedi. E a riguardo dei referendum che citi, dovresti informarti meglio prima di aprire la bocca per darle aria. Ma che parlo a fare con te..., sprecherei solo parole e tempo. Continua a seguire l'informazione controllata e filtrata che ti arriva in Germania e buona vita nel mondo delle favolette. Noi continueremo a restare nella merda a casa nostra per gente come te che vota e sostiene certi politici e maschera la vera realtà delle cose senza fare nulla. Siete dei poverini!!!

    RispondiElimina
  10. Con 50’000 frontalieri, per l’Italia il Ticino è il terzo-quarto datore di lavoro privato e non abbiamo il diritto di dire qualcosa? Roba da matti!!! Leggere qui e altrove certe cose da parte di chi non conosce e soprattutto non vive la situazione lavoro in Ticino è assurdo.

    RispondiElimina
  11. E tanto per far capire ai meno svegli quanto recentemente detto dal ministrello cretino:

    L’Unione europea smentisce il ministro.

    In buona sostanza, il ministro dell’economia italiano ritiene che la Svizzera e con essa anche la piazza finanziaria di Lugano, continui a violare le regole del 2003 sulla tassazione del risparmio di cittadini esteri che hanno i loro capitali nelle banche della Confederazione. Anzi, quelle regole, sempre secondo quanto ha detto Tremonti, sono state scritte dalla Svizzera stessa per favorire i propri interessi. Lo scandalo, ha detto ancora Tremonti, risiede nel fatto che non esistono sanzioni per obbligare i paesi firmatari ad attendersi a quanto convenuto. A Bruxelles, le affermazioni del ministro italiano sono state tempestivamente smentite. Secondo il portavoce del commissario europeo, le regole sulla cosiddetta “Euroritenuta” non sono state assolutamente influenzate dalla Svizzera.


    Continuate a sostenere questo povero cretino e il Bel Paese cadrà veramente a picco (se non lo è già), poi non ci sarà UE che tenga per salvarvi il culo. Altro che continuare ad attaccare la Svizzera con affermazioni false e porcherie di vario genere. I tedeschi, francesi e inglesi l'hanno capita e stanno rimandando al mittente tutte le cazzate di voi italiani. E il bello deve ancora arrivare. Siete dei falliti!!!

    RispondiElimina
  12. Bloccategli veramente i ristorni a questo imbecille dalla erre moscia. Almeno anche Roma si sveglia e lo fa tacere. Spiace per i comuni italiani limitrofi ma che cazzo dobbiamo fare? Il fascetto schifoso amico del bunga bunga pretende di fare il bello e cattivo tempo a casa nostra? La sua Italia fa schifo, va a rotoli, sono il paese europeo con una crescita più bassa e in più continua a romperci le scatole. Che lo trovi lui il lavoro ai suoi connazionali frontalieri e non scassi più i coglioni. La gente adesso è veramente stufa. E grazie UE che finalmente vi state accorgendo di chi avete all'interno della bella Europa Unita.

    RispondiElimina
  13. Sabato pomeriggio molto caldo? :D
    Ragazzi non scaldiamoci più del dovuto fra di noi. :)

    RispondiElimina
  14. Grazie LeNny; ho fatto amara esperienza dell'imbecillità altrui e mi sono ripromesso di non usare il blog di un caro amico per ricevere e dare insulti. Una volta è successo ed è già troppo.
    Sarò un ignorante e un incompetente ma non sono né un imbecille né un cafone; non parlo tre lingue e mezza, ma so usare a meraviglia la mia.
    Ciao LeNny, buona domenica.

    RispondiElimina
  15. Buona domenica anche a te grande Enzo. :)

    Ciau. :D

    RispondiElimina
  16. “Tremonti soffre di sindrome ossessiva di astio”, a dirlo è il presidente dei banchieri ticinesi Claudio Generali. LEGGI TUTTO L'ARTICOLO...

    RispondiElimina