Entro l'inizio di quest'estate, in accordo con l'Aci e dopo un lungo negoziato, un nuovo sistema permetterà alla polizia di tutti i cantoni svizzeri di accedere immediatamente ai dati degli automobilisti italiani attraverso una banca dati senza passare dal centro di comando polizia e doganale di Chiasso dove i corpi di polizia dei due paesi collaborano per combattere la criminalità transfrontaliera. Questo sistema, inizialmente sperimentale ma che molto presto diventerà definitivo, permetterà di alleggerire il lavoro delle polizie in cooperazione oberate nel rintracciare le targhe degli italiani colti in contravvenzione in Ticino. Dalle ultime statistiche risulta che nel solo 2008 le polizie cantonali svizzere hanno richiesto oltre 110'000 immatricolazioni italiane, tanto da far decidere - a partire da inizio 2009 - le autorità helvetiche a richiedere solo i dati per le infrazioni al di sopra dei 120 Franchi (ad oggi circa 80 €uro), tralasciando tutte le infrazioni cosiddette minori. « I nostri compiti pricipali sono altri e dobbiamo assolutamente liberarci di questa mole di lavoro a cui siamo continuamente sollecitati - ha spiegato un dirigente del Ccpd - ». Soluzione che ha fatto cadere del 45% circa le richieste di dati degli automomilisti italiani e di conseguenza soprattutto i tanti frontalieri che quotidianamente varcano il confine, sono riusciti a farla franca. Ma tra pochi mesi nessuno verrà risparmiato e il nuovo sistema permetterà di accedere a tutte le informazioni per rintracciare i contravventori e anche dopo parecchi mesi nessun procedimento decadrà. Si prospetta una "valanga" di multe!
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mercoledì 10 febbraio 2010
Italiani: attenzione alle multe in Svizzera
Entro l'inizio di quest'estate, in accordo con l'Aci e dopo un lungo negoziato, un nuovo sistema permetterà alla polizia di tutti i cantoni svizzeri di accedere immediatamente ai dati degli automobilisti italiani attraverso una banca dati senza passare dal centro di comando polizia e doganale di Chiasso dove i corpi di polizia dei due paesi collaborano per combattere la criminalità transfrontaliera. Questo sistema, inizialmente sperimentale ma che molto presto diventerà definitivo, permetterà di alleggerire il lavoro delle polizie in cooperazione oberate nel rintracciare le targhe degli italiani colti in contravvenzione in Ticino. Dalle ultime statistiche risulta che nel solo 2008 le polizie cantonali svizzere hanno richiesto oltre 110'000 immatricolazioni italiane, tanto da far decidere - a partire da inizio 2009 - le autorità helvetiche a richiedere solo i dati per le infrazioni al di sopra dei 120 Franchi (ad oggi circa 80 €uro), tralasciando tutte le infrazioni cosiddette minori. « I nostri compiti pricipali sono altri e dobbiamo assolutamente liberarci di questa mole di lavoro a cui siamo continuamente sollecitati - ha spiegato un dirigente del Ccpd - ». Soluzione che ha fatto cadere del 45% circa le richieste di dati degli automomilisti italiani e di conseguenza soprattutto i tanti frontalieri che quotidianamente varcano il confine, sono riusciti a farla franca. Ma tra pochi mesi nessuno verrà risparmiato e il nuovo sistema permetterà di accedere a tutte le informazioni per rintracciare i contravventori e anche dopo parecchi mesi nessun procedimento decadrà. Si prospetta una "valanga" di multe!
Bella iniziativa! Un saluto, Vincenzo.
RispondiEliminaciao lenny, grazie per aver linkato il mio blog, ho finalmente ricambiato!
RispondiEliminaa presto!
Uella Tenebrae, eccoti qua. :)
RispondiEliminaNo problem, era già da un pò ma non ti ho detto nulla prima... Eri impegnato con il nuovo template.
A presto. :)
A quanto pare siamo in molti a cercare un nuovo template :(
RispondiEliminaLe modifiche sono all'ordine del giorno. :)
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