domenica 31 gennaio 2010

Gli stadi italiani sono obsoleti e inospitali


Oggi alle ore 12.28 è scattata la decisione di rinviare la partita Parma - Inter prevista per le ore 15.00 causa la neve scesa durante la notte che ha reso gli spalti per nulla sicuri e vie di fuga inagibili. E i tifosi e i Fans Club in viaggio? È una vergogna che nel 2010 non ci siamo ancora adeguati al resto d'Europa e per 10/15 centimetri di neve vengano rinviate partite di calcio del campionato - a detta di molti - più bello del mondo. Dalle foto che ho appena visto, il manto erboso di oggi del Tardini è in buone condizioni visto che è stato coperto già da ieri con i teloni ma la gara è stata rinviata per le vie d'accesso allo stadio inagibili e per gli spalti innevati e ghiacciati. A nulla è valso il lavoro degli "omini" che hanno duramente lavorato gran parte della notte e questa mattina per ripristinare la sicurezza di uno stadio degno del nostro calcio. Che futuro può avere l'Italia se non si corre immediatamente al riparo? Vogliamo davvero candidarci per gli Europei del 2016? C'è tempo fino al 15 febbraio di quest'anno per ufficializzare la candidatura. Bisogna considerare anche che, neve a parte, i nostri stadi sono i peggiori d'Europa: vecchi, obsoleti, inospitali, scomodi e
con una sicurezza tutta discutibile nonostante alcuni lavori eseguiti in questi ultimi anni. La media degli stadi italiani di serie A e B è di 65 anni. Sarebbe il caso che i politici se ne rendessero conto e prendessero subito misure adeguate per portare i nostri stadi ai livelli di quelli inglesi, spagnoli, tedeschi e francesi. La legge per la costruzione di nuovi stadi è chiusa in un cassetto da tempo, nessuno fa nulla e poi ce la prendiamo se qualcuno da fuori "ride" e sminuisce il calcio italiano con le sue infrastrutture. Attualmente sono considerati dalla Federcalcio Europea stadi ad alto livello solo quelli di San Siro e l'Olimpico di Roma, i quali hanno beneficiato dell'organizzazione e ristrutturazione di Italia '90 ma ora sono passati vent'anni. Al contrario di molte altre nazioni europee, in Italia non esiste nessuna società proprietaria del suo stadio, ci sono solo Inter e Milan e Genoa e Sampdoria che condividono lo stadio con il rispettivo comune. Condivisione che a più riprese si è dimostrata nel passato recente molto mal gestita, in quanto le società titolari non hanno interesse a destinare ulteriori risorse economiche per uno stadio di appartenenza al comune. Soltanto la società Juventus si è mossa con molta determinazione presentando un progetto serio e chiaro, il quale vedrà la luce fra due anni circa presentando il nuovo stadio completamente rifatto, all'avanguardia e soprattutto di proprietà che sostituirà il vecchio delle Alpi.


4 commenti:

  1. giusto noi juventini siamo avanti in tutto

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  2. Uella anonimo...

    Giusto per quello potete vantarvi. GG.

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  3. Condivido tutte le parole, è veramente scandaloso e pietoso avere degli stadi ridotti così...stiamo, anzi siamo veramente rimasti indietro rispetto al resto d'Europa; speriamo si cerchi di migliorare presto questa situazione piuttosto ridicola.
    Un saluto.

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  4. Ogni anno la situazione si ripete. Anche questo fa parte della nostra Italia. :(

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