Avete letto benissimo. Da ieri, 1° gennaio 2010, addosso al cittadino svizzero si è riversata un’ondata di leggi e normative diverse che i burocrati chiamano “disposizioni” e la cui vera natura si esprime in due soli scopi: togliere un altro pezzo di libertà individuale ed incassare più soldi per opprimere il cittadino con altre leggi e con altre normative. 396 tra codici, codicilli, postille e soprattutto imposizioni, altrimenti note come prelievi a spron battuto dalle tasche dei contribuenti. Ma che cosa succederà quando lo stesso cittadino, oggi intento a riposarsi dopo i festeggiamenti del nuovo anno, avrà ricevuto i primi bollettini postali, ossia i primi aumenti che toccheranno il suo portafoglio insieme con i già annunciati aumenti stratosferici delle Casse malati e questo mentre ormai da due anni quasi tutti gli stipendi sono rimasti al palo?
Molti i casi prospettati dalle norme introdotte in data di ieri. Sei un “aficionado” della sigaretta fatta a mano, che hai sempre considerato come una soluzione più a buon mercato ed anche come un deterrente all’abuso? Fatti tuoi: la tassa sul tabacco sciolto è stata portata a 50 franchi il chilogrammo, cioè quintuplicata. Per caso, hai smesso anche di accendere il riscaldamento in inverno? Improbabile, ed allora: dal 1° gennaio è stata triplicata la tassa sul CO2 per la nafta. Triplicata, cioè vi era un’imposizione di tre centesimi di franco su ogni litro di prodotto ed ora si è passati a nove centesimi di franco. Pensate: dopo il “flop” dell’assise mondiale sul clima a Copenhagen, i governanti di tutti gli altri Paesi che ci stanno attorno si sono guardati bene dall’aumentare le tasse sul CO2; i nostri prodi, con la scusa di aiutare Avs ed assicurazione malattia, hanno invece proseguito imperterriti a rapinarci. E non è tutto. Salti il corso di ripetizione? La tassa di esenzione sarà raddoppiata. Vuoi depositare la tua arma di ordinanza all’arsenale? Non preoccuparti: se la vorrai rivedere per il corso di ripetizione o per andare al poligono, a tue spese sarà il recupero dell’arma stessa. Ecco il senso di 396 leggi e normative e tasse diverse che, nella burocrazia federale, hanno il coraggio di chiamare “interesse della collettività”. Quando finalmente il cittadino si ribellerà a questa dittatura dei “federales”? Quando finalmente il cittadino cercherà di riappropriarsi di un po’ di libertà personale, libertà che questa burocrazia e questa politica gli hanno tolto negli ultimi decenni con la scusa del “bene comune”?
Molti i casi prospettati dalle norme introdotte in data di ieri. Sei un “aficionado” della sigaretta fatta a mano, che hai sempre considerato come una soluzione più a buon mercato ed anche come un deterrente all’abuso? Fatti tuoi: la tassa sul tabacco sciolto è stata portata a 50 franchi il chilogrammo, cioè quintuplicata. Per caso, hai smesso anche di accendere il riscaldamento in inverno? Improbabile, ed allora: dal 1° gennaio è stata triplicata la tassa sul CO2 per la nafta. Triplicata, cioè vi era un’imposizione di tre centesimi di franco su ogni litro di prodotto ed ora si è passati a nove centesimi di franco. Pensate: dopo il “flop” dell’assise mondiale sul clima a Copenhagen, i governanti di tutti gli altri Paesi che ci stanno attorno si sono guardati bene dall’aumentare le tasse sul CO2; i nostri prodi, con la scusa di aiutare Avs ed assicurazione malattia, hanno invece proseguito imperterriti a rapinarci. E non è tutto. Salti il corso di ripetizione? La tassa di esenzione sarà raddoppiata. Vuoi depositare la tua arma di ordinanza all’arsenale? Non preoccuparti: se la vorrai rivedere per il corso di ripetizione o per andare al poligono, a tue spese sarà il recupero dell’arma stessa. Ecco il senso di 396 leggi e normative e tasse diverse che, nella burocrazia federale, hanno il coraggio di chiamare “interesse della collettività”. Quando finalmente il cittadino si ribellerà a questa dittatura dei “federales”? Quando finalmente il cittadino cercherà di riappropriarsi di un po’ di libertà personale, libertà che questa burocrazia e questa politica gli hanno tolto negli ultimi decenni con la scusa del “bene comune”?
Nessun commento:
Posta un commento